Beato BARTOLO LONGO
Dott. GIOVANNI ALBANESE
On. ARMANDO MONASTERIO
Prof. GABRIELE MONASTERIO
Beato BARTOLO LONGO
(Latiano 1841 - Pompei 1926)
II Beato Bartolo Longo, fondatore della Nuova Pompei, definito da Papa Giovanni Paolo II nel giorno della sua beatificazione (26.10.1980) "l’uomo della Madonna", nacque a Latiano il 10 febbraio 1841 da Bartolomeo e dalla nobildonna Antonia Luparelli.
Dopo aver trascorso la sua prima infanzia in famiglia, a soli sei anni, fu affidato alle cure degli Scolopi, nel Real Collegio Ferdinandeo di Francavilla Fontana. Il 25 giugno 1858, a 17 anni, conseguì il Diploma di Magistero che lo abilitava all'ammissione agli esami per il dottorato in qualunque facoltà.
La nuova legge Casati che aboliva l’insegnamento privato universitario lo costrinse, nel gennaio del 1863, per conseguire la laurea in giurisprudenza, a iscriversi, insieme al fratello Alceste, all'università di Napoli.
Si laureò in giurisprudenza il 12 dicembre del 1864. Il 7 ottobre 1871, nella ricorrenza del terzo centenario della battaglia di Lepanto, fece la sua professione religiosa nel Terz'ordine di San Domenico con il nome fatidico di "Fra Rosario".
Ma l’incontro decisivo per la grande opera a cui era chiamato, fu nella casa della Venerabile Caterina Volpicelli con la Contessa De Fusco (anno 1872).
Nell'autunno delle stesso anno si recò in Valle di Pompei per rinnovare i contratti con i coloni della Contessa. Il 28 ottobre 1872, incontrandosi con don Gennaro Federico, in valle di Pompei, manifestò il suo desiderio di costituire tra i contadini una confraternita del Rosario allo scopo non solo di recitare il rosario, ma anche di assistere gli infermi e di accompagnare i morti al camposanto.
Da quell'anno cominciò il suo apostolato in Valle di Pompei che lo porterà alla costruzione del Santuario e di tutte le altre opere connesse.
L'8 maggio 1876 pose la prima pietra per la costruzione del Santuario di Pompei, ultimato nel maggio del 1887. II 5 maggio 1901 fu inaugurata la facciata del Santuario, sotto il simbolo di pace, mettendo nella cuspide di essa la dicitura: "Pax".
Bartolo Longo muore a ottantacinque anni, il 5 ottobre del 1926 e viene beatificato il 26 ottobre del 1980 in piazza San Pietro a Roma da Papa Giovanni Paolo II.
Tra gli scritti del Beato Bartolo Longo, oltre gli articoli sui periodico "II Rosario e la Nuova Pompei", possiamo citare: San Domenico e l'Inquisizione, I Quindici sabati del S.S. Rosario in due volumi, La novena alla S.S. Vergine del Rosario di Pompei, La vita di Santa Filomena, L'opera di Pompei e la riforma morale dei figli dei carcerati, Storia del Santuario di Pompei, Piccole letture, edite dalla tipografia dei figli dei carcerati.
Dottor GIOVANNI ALBANESE
(Taranto 1914 - Assisi 1991)
Giovanni Albanese nacque a Taranto il 26 aprile 1914, mentre la sua famiglia era da sempre residente a Latiano.
Frequentò il Liceo classico presso i Gesuiti di Napoli e si laureò a Modena in Chimica Farmaceutica.
Dopo qualche anno di attività, prima presso la ditta Gaslini e poi come farmacista a Latiano, conobbe, in occasione di una missione tenuta a Latiano, Don Giovanni Rossi e quindi la Pro Civitate.
Quell'annuncio fu determinante per la sua vocazione, tanto che nell'aprile del 1947 chiese di entrare nella Pro Civitate e divenne missionario laico diffondendo il Vangelo per tutta l’ltalia.
Partecipò a più di trecento missioni e, naturalmente, non trascurò la sua Latiano che, il 13 febbraio 1988, volle attribuirgli un pubblico riconoscimento.
Molti sono i suoi scritti, tradotti in diverse lingue, che trattano argomenti esistenziali dell'uomo contemporaneo e secolarizzato, utili per maturare la fede in Gesù Cristo e tra questi: Così disse Gesù, Alla ricerca della Fede, Dialoghi dello Spirito, La Parola e la Vita, il punto, tutti editi dalla Cittedella Editrice di Assisi.
E' morto ad Assisi l'8 settembre 1991. Ora riposa nel cimitero di Latiano.
On. ARMANDO MONASTERIO
(Mercato San Severino 1909 - Roma 1992)
Armando Monasterio nacque il 30 agosto 1909 a Mercato S. Severino (SA) e sin dall'infanzia è vissuto a Latiano.
Antifascista, da giovanissimo, aderì nel 1931 al P.C.I.. Laureatosi presso l'Università di Genova in Economia e Commercio, dirige l'Ufficio di Statistica della Camera di Commercio di Brindisi dal 1934 al 1937, epoca in cui viene arrestato e assegnato al confino di polizia nelle isole Tremiti e in Calabria.
Dopo la fine della guerra ritorna in Puglia, riprende il suo posto di lavoro presso la Camera di Commercio di Brindisi, quale vice segretario generale.
Segretario della Federazione Comunista di Brindisi dal 1948 al 1952, membro della Segreteria Regionale Comunista, componente la Giunta Provinciale Amministrativa e, nel 1951, Sindaco di Latiano.
Eletto deputato, nel 1958, nel collegio di cui fa parte Latiano e rieletto per tre legislature consecutive.
E’ morto a Roma il 4 marzo 1992 ed ora riposa nel cimitero di Latiano, paese a cui è rimasto sempre profondamente legato. Ha donato la sua preziosa raccolta di riviste alla Biblioteca Comunale di Latiano.
Prof. GABRIELE MONASTERIO
(Reggio Calabria 1903 - Pisa 1972)
Gabriele Monasterio nacque a Reggio Calabria il 23 dicembre 1903, da padre abruzzese funzionario delle Ferrovie e da madre pugliese (la latianese Margherita Rubino).
Trascorse gli anni della sua giovinezza a Latiano, dovuta anche alla prematura scomparsa del padre. Gabriele, come il fratello Armando, si iscrisse all'Università degli Studi di Genova scegliendo la Facoltà di Medicina e Chirurgia dove era docente lo zio materno Cosimo Rubino.
Nel 1965 gli fu conferita la Medaglia d'oro dal Ministero della Pubblica Istruzione, quale Benemerito della Scuola della Cultura e dell'Arte.
Nel 1968 ricevette la Medaglia d'oro dal Ministero della Sanità al merito della Sanità Pubblica e nel 1969 un'altra dal Presidente della Repubblica.
Realizzò il Centro Studi di Nefrologia con la divisione nefrologica ed il laboratorio di Fisiologia Clinica inaugurato il 12 gennaio 1969.
La sua attività scientifica fu raccolta in oltre duecentoventi pubblicazioni e in numerosi trattati, specialmente quelli sulle malattie renali. Morì a Pisa il 3 gennaio 1972.