La Legge 6 maggio 2015, n. 52, ha stabilito che anche i cittadini temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche possono optare per l'esercizio di voto per corrispondenza.

 

In tal caso l'opzione di voto deve pervenire al Comune entro il trentaduesimo giorno antecedente la data di votazione e, quindi, entro il 26 febbraio p.v. L'opzione può essere trasmessa per posta, per telefax, per posta elettronica, anche non certificata all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure potrà essere recapitata a mano anche da persona diversa dall'interessato.


La dichiarazione di opzione, resa ai sensi deegli art. 46 e 47 del DPR 28.12.2000, n. 445, redatta in carta libera utilizzando l'apposito modello in formato pdf editabile qui allegato e corredata da copia di un documento di identità valido dell'elettore, deve in ogni caso contenere l’indirizzo postale estero completo cui va inviato il plico elettorale, l’indicazione dell’Ufficio consolare competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza (ovvero che ci si trova - per motivi di lavoro, studio o cure mediche - per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni in un Paese estero in cui non si è anagraficamente residenti, oppure che si è familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni).


È possibile la revoca della medesima opzione entro lo stesso termine (26 febbraio 2020). Si ricorda infine che l’opzione è valida solo per il voto cui si riferisce (ovvero, in questo caso, per le consultazioni referendarie del 29 marzo 2020).

 

Può presentare opzione di voto per corrispondenza come temporaneo all'estero per motivi di lavoro, studio e cure mediche anche chi risulta residente all'estero nel territorio di altra sede consolare, ovvero chi svolge il Servizio civile all'estero.

 

 

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