Martedì 26 marzo nella Sala Flora di Palazzo Imperiali a Latiano, piazza Umberto I, si parlerà di due opere teatrali nord-salentine, Nniccu Furcedda di Gerolamo Bax, un’opera carnascialesca, da sempre rappresentata nel periodo di carnevale a Francavilla Fontana , e di Perna e Cola, di autore sconosciuto, un’opera religiosa rappresentata nel periodo di Natale a Mesagne.
Queste due opere sono erroneamente considerate strettamente locali dalle comunità della provincia brindisina, ma Nniccu Furcedda è un capolavoro della letteratura teatrale e Perna e Cola è stato il modello di altre opere simili come il latianese Lu Massaru Pissu e Lu Massaru Sarioni.
Il prof. Tommaso Urgese in due diversi studi, oltre a pubblicare fedelmente un manoscritto di Perna e Cola degli inizi del 1800, il più antico conosciuto, ha affrontato il problema delle crux lessicali, individuando, attraverso la consultazione di una ricchissima bibliografia, i significati di quasi tutti i vocaboli difficili, dando così un contributo importante per la valutazione sia linguistica che letteraria delle due opere.
La serata vedrà diversi momenti: dopo i saluti del sindaco Cosimo Maiorano saranno illustrati i contenuti e le caratteristiche delle due commedie attraverso la rappresentazione di alcune scene selezionate ad opera di Daniele Barletta, Claudio Santoro e Palmina Caliandro, con musiche e canzoni a cura di Mimmo Annè; successivamente il prof. Marcello Aprile docente di linguistica dell’Università del Salento e autorevole collaboratore del LEI (Lessico Etimologico Italiano) la più monumentale opera sulla lingua italiana e i dialetti d’Italia, relazionerà sui due lavori di Tommaso Urgese; seguirà un contributo della prof.ssa Gabriella Solazzo su Nniccu Furcedda e un contributo di Claudio Santoro, studioso del territorio latianese, sulla localizzazione della masseria Strusce, dove l’anonimo mesagnese autore di Perna e Cola ha ambientato la Natività.